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A Messin...Tavola focaccia tradizionale “regina”. Vittoria a Christian Calabrò. In tre riammessi alle semifinali di settembre

Si è concluso ieri, tra saluti e ringraziamenti di rito, il primo ciclo di sfide nella cucina di Messin...tavola. La focaccia alla messinese di Christian Calabrò è stata l’ultima pietanza a valere il biglietto per le finali di settembre, contro quella presentata da Rita Mancuso. Giusto qualche accorgimento in più nella fase di cottura è valsa al tecnico informatico una vittoria di soli 2 punti sull’avversaria (85-83). E al termine di questa prima fase ad eliminazione, la scelta non poteva che ricadere sulla regina dei lievitati: la focaccia tradizionale alla messinese. Una specialità locale che delizia i palati dei messinesi dall’immediato Dopoguerra e che, ieri, nell’ottava ed ultima sfida a eliminazione di Messin…tavola, è stata preparata con grande abilità da entrambi i concorrenti.
Saldamente ancorate alla tradizione, le due focacce si sono differenziate essenzialmente per cottura e sale. Tra i giurati, Francesco Arena, maestro della focaccia e bakery chef del panificio Arena, che ha rivolto un plauso ad entrambi i concorrenti: «La cottura della focaccia di Rita lasciava un po’ a desiderare, però sia lei che Christian hanno fatto un ottimo lavoro nel complesso», ha specificato.
La focaccia tradizionale di Christian, caratterizzata da una farina 0 e dalla semola, ha puntato molto sulla croccantezza, conferita all’impasto da quest’ultimo ingrediente. Dopo aver steso l’impasto sulla teglia, il concorrente ha aggiunto le acciughe dissalate e tagliate a pezzetti. Ha proseguito, poi, con un abbondante strato di tuma a pezzetti e pasta filata, seguita dalla scarola e infine i pomodori.
Ed è stata proprio la pasta filata a seminare alcune perplessità tra i giurati, primo su tutti Saro Gugliotta, presidente di AssoCibo: «Il cibo è una delle cose che abbiamo per farci stare male o meno male. Allora perché utilizzare queste cose per fare un effetto? A me l’effetto interessa meno della salute. Se la ricetta tradizionale dice che ci vuole una tuma fresca, allora usiamo la tuma».
Rimanendo in tema salute, «oltretutto, le farine in grani antichi, anch’esse utilizzate nella preparazione della focaccia, hanno tutta una serie di microcostituenti che fanno benissimo alla salute», ha precisato il prof. Nicola Cicero, uno dei 7 giurati e docente di Chimica degli alimenti all’Università di Messina. «La focaccia, come la pizza, rispecchiano perfettamente l’alimentazione mediterranea secondo Ancel Keys», ha aggiunto l’esperto.
La giuria, composta da Cicero e dagli altri tre giurati permanenti, quali Salvatore De Maria, Renato Salvadore e Alberto Palella, si è avvalsa anche dei pareri dei due esperti Francesco Arena e Saro Gugliotta. A loro si è aggiunto, inoltre, Francesco Reitano dell’azienda Tenuta Rasocolmo, che ha proposto uno dei suoi vini per un audace abbinamento tra bollicina e street food locale.
Ma le sorprese non sono finite qui, perché la stessa giuria ha deciso di dare un’altra possibilità a tre concorrenti che hanno perso le sfide, ma che si sono distinti durante le puntate. Si tratta di Mariella Di Bella, Roberta Broccio e Rita Mancuso. I tre ripescati, nella prima puntata di settembre, si sfideranno per un posto tra i 9 che proseguiranno l’avventura a Messin…tavola.

Passione, creatività, condivisione e tanto divertimento sono gli ingredienti che hanno scandito ogni singolo appuntamento settimanale di questa nuova avventura televisiva in onda su Rtp. Il forte coinvolgimento dimostrato fin qui dai telespettatori e dagli stessi concorrenti è indice di un forte attaccamento ai valori della tradizione e del vivere bene, mangiando bene. Messin…tavola è diventata, dunque, un eccellente palcoscenico per questo racconto di ricchi sapori e sani valori.

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