Venerdì 29 Novembre 2024

“Messin...tavola”... Vincono le "braciole della zia Teta"

Ci voleva un’altra donna per pareggiare i conti con gli uomini vincitori delle precedenti competizioni. E così è stato. Dopo la vittoria di Maria Calabria, con i suoi “Paccheri dello Stretto” a base di pesce spada, la nuova concorrente, Teresa Marrone, si è aggiudicata la quarta sfida di “Messin…tavola”, con le sue “Braciole della zia Teta”. Due uomini e due donne hanno, quindi, raggiunto le semifinali di settembre. Ma la partita è ancora tutta aperta: ci sono altre 4 sfide in programma. Teresa Marrone, medico-neonatologa, e Roberto Trapa, poliedrico studente di Ingegneria (il più giovane dei candidati del “cooking show” di Rtp), hanno presentato, ieri alla quarta puntata, due ricette vicine alla tradizione messinese, ma caratterizzate entrambe da piccole variazioni nella preparazione. Ad esempio, entrambi hanno evitato di aggiungere un cubetto di formaggio all’interno dell’involtino. Ma se da un lato la braciola di Roberto ha presentato delle dimensioni e un aspetto leggermente più conformi alla tradizione, la braciola “mignon” di Teresa è riuscita a conquistare i palati della giuria per sapore e morbidezza. L’accompagnamento del vino Mamertino Doc di Nero d’Avola, proposto dalla giudice di gara Flora Mondello dell’azienda Gaglio Vignaioli, si è rivelato un abbinamento ideale per entrambe le ricette dei concorrenti. Il Mamertino rappresenta, infatti, uno dei 3 vini a “denominazione di origine controllata” messinesi, assieme al Faro e alla Malvasia delle Lipari: 3 eccellenze, dunque, che rendono la provincia di Messina una meta attrattiva per chi ama percorrere le vie del sapore e dell’enoturismo. Tornando alle specialità in gara, si è detto due piatti caratterizzati da piccole variazioni. Infatti, di fronte all’iniziale perplessità dei giudici circa la scelta di cospargere gli straccetti di carne con del burro, Teresa ha continuato la sua preparazione seguendo la propria interpretazione di questa ricetta. Nel ripieno, si è attenuta agli schemi tradizionali, usando mollica di pane fresco, pecorino, parmigiano, prezzemolo, sale e pepe. Infine, per esaltare un piatto già ricco di proteine, ma anche di carboidrati (pangrattato) e grassi (burro), la concorrente ha accostato un’insalata freschissima a base di finocchio, arance e noci. Lo stesso esperto, Nicola Cicero, docente di Chimica degli alimenti all’Università di Messina, ha parlato di «un piatto completo, in quanto ci sono le proteine della carne, i carboidrati del pangrattato e tutta una serie di aromi, che danno un tocco in più con l’apporto di sali minerali». Si direbbe, allora, che una pietanza come la braciola alla messinese, sapientemente abbinata a un buon vino rosso come il Mamertino, potrebbe entrare a pieno titolo in una sana dieta mediterranea. Per quanto riguarda la ricetta di Roberto, le sue braciole sono state giudicate, comunque, molto gradevoli, ma forse un po' più pepate del dovuto e leggermente asciutte all’interno dell’involtino di carne. Nonostante la grande passione per la cucina riscontrata in entrambi i casi, ha, quindi, prevalso la creazione di Teresa che, con un punteggio di 84 a 68, ha convinto la giuria in tutte e tre le categorie di voto (preparazione, gusto e presentazione). «Tutte e due le braciole hanno vinto, nel senso che ha vinto la giovane intraprendenza dello studente di Ingegneria, che ha fatto una braciola un po' più classica – ha commentato Saro Gugliotta, presidente di AssoCibo, ieri anche nelle vesti di giudice –. Il gusto andava un po’ più a favore di Teresa, anche se la sua braciola era fin troppo morbida, forse per via del burro utilizzato». Ricordiamo che sono tre i giurati fissi: Renato Salvadore, direttore di Gran Mirci, che ospita l’evento a Villa Ida; Alberto Palella, presidente di Confesercenti e ideatore del Messina Street Food Fest; e Salvatore De Maria, nella doppia veste di giurato e co-conduttore assieme a Valeria Zingale. Lo “show cooking” di Rtp conferma il suo grande successo, grazie anche al prezioso coordinamento editoriale di Mauro Cucè, al coordinamento tecnico di Roberto Travia, alla regia di Antonio Grasso e allo staff di Produzioni Video PVK, con la supervisione di Speed per la parte commerciale.

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