Poche settimane dopo il tragico terremoto e il conseguente maremoto che il 28 dicembre del 1908 ha colpito la città di Messina, alcuni giornali stranieri descrivono quelle drammatiche ore. E proprio in quella occasione il "Victoria Daily Colonist" e l’australiano "The Mercury" riportano la fine del mercantile Produgal che si trovava all’interno del bacino di carenaggio per riparazioni, e che fu scagliato fuori dal bacino stesso dalla potenza dell’onda di maremoto. Negli articoli vengono citati i racconti di Constantine Doresa che, con alcuni membri dell’equipaggio dello stesso Produgal, dopo averlo visto affondare nei pressi del bacino, si è unito ad altri equipaggi delle navi presenti in porto per dedicarsi al salvataggio dei terremotati. Il piroscafo Produgal apparteneva a una compagnia di navigazione russa con sede a Mariupol. In realtà era stato acquistato nel luglio del 1908 dalla compagnia londinese A. Holland che in principio lo aveva battezzato Ruskin, varato nel 1900. Nel 2010, insieme ai tecnici della Soprintendenza del Mare ed ai sommozzatori della Marina Militare appartenenti al Nucleo SDAI di Augusta, ha avuto luogo una campagna di immersioni durante cui sono state effettuate le misurazioni del relitto ed è stata acquisita la documentazione videofotografica. Il relitto giace in posizione di navigazione inclinato a dritta di qualche grado, su un fondale sabbioso di circa 65 metri, con la prua orientata a 265°.
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